martedì 18 giugno 2013

Il Bagnaino

Gli italiani, si sa, sono sempre stati un popolo di commissari tecnici della Nazionale di calcio. Il bar è sempre stato il luogo in cui sfoggiare la propria competenza sui terzini fluidificanti e i mediani di spinta. Da quando c'è la Rete, si stanno diffondendo nuove figure di esperti, che pontificano sulle diverse branche dello scibile umano, nei forum e nei blog.
Gli esperti del Web non hanno mai studiato niente, in genere non sono laureati in niente, eppure, anzi proprio per questo, si ritengono ferratissimi su un determinato argomento, solo per aver letto qualche blog, spesso scritto a sua volta da esperti pari a loro. E così abbiamo gli esperti-non-laureati di fitness, di economia, di alimentazione ecc.
Il grillino è stato protagonista degli ultimi mesi, infestando il web con insulti e accuse di corruzione, nella migliore delle ipotesi morale, nei confronti di chiunque non fosse d'accordo con il Verbo di Beppe. Il grillino si ritiene in grado di governare meglio di chi fa questo per mestiere da una vita, e conosce la scienza meglio degli scienziati, perché a differenza dei politici e degli scienziati lui non è corrotto, mentre a differenza dei cittadini comuni, lui è informato.
In ambito più strettamente economico, si sta diffondendo un'altra figura di esperto, il seguace di Alberto Bagnai, l'economista che considera "scientificamente provato" che dobbiamo uscire dall'Euro.
Se il grillino è l'anti-scientifico per eccellenza, il bagnaino è pseudo-scientifico, cioè usa argomenti che pretende siano scientifici, selezionando solo quelli che gli fanno comodo, per trarre conclusioni proprie. Il bagnaino crede che gli economisti mainstream non capiscono niente, che sono sporchi agenti del capitale, però utilizza le loro analisi per giungere alle proprie conclusioni indiscutibili.
Come il grillino crede che i vaccini fanno male, che Giuliani prevede i terremoti e che l'Aids non esiste, così il bagnaino crede che il debito pubblico è il risparmio dei privati e dunque più cresce e più si diventa ricchi, che se un Paese svaluta non ci sarà inflazione, che se lo Stato stampa moneta il Paese diventerà più ricco, che la spesa pubblica è buona per definizione, che la corruzione e gli sprechi pubblici non esistono o comunque non creano problemi, che se un Paese fa le riforme per diventare più competitivo è cattivo, mentre se non le fa e aumenta la spesa pubblica è buono ecc.
Il bagnaino crede che la Germania è cattiva e la Grecia è buona, che prima di entrare nell'Euro la Grecia e l'Irlanda erano Paesi ricchissimi e che sono stati impoveriti dall'Euro, che la crisi è causata dall'Euro, che i Paesi che non hanno l'Euro come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti stanno benissimo, che l'Italia sarebbe un Paese enormemente ricco e competitivo, ma che è stato fatto entrare nell'Euro da una congiura degli industriali tedeschi e francesi, con la complicità di politici, economisti e imprenditori italiani i quali avrebbero portato il proprio Paese al macello, venendosi per un piatto di lenticchie. Il bagnaino crede poi che l'Euro favorisce la Germania e sfavorisce l'Italia, senza chiedersi perché questo accade. Siccome il suo guru è molto sfuggente sull'argomento, egli non se ne cura. Egli pensa che gli unici modi per rendere più competitiva un'economia siano abbassare i salari o svalutare la moneta. Eppure basterebbe leggere una pagina di Wikipedia per farsi un'idea un po' meno superficiale sull'argomento.
Inoltre, il bagnaino crede che le riforme magnifiche promosse dal loro guru sono state realizzate in Argentina, che infatti è un Paese ricco e felice. L'Argentina è il modello da seguire in primo luogo perché ha fatto default, non ha pagato i debiti punendo così i ricconi capitalisti, e inoltre ha avuto il coraggio di nazionalizzare alcune industrie e di chiudere la frontiera alle importazioni, riducendo il tasso di "liberismo" e dunque instaurando una vera democrazia popolare. Poco importa che il reddito medio dell'Argentina sia ancora molto più basso di quello dei Paesi europei, e che abbia un'inflazione molto alta e una penuria di alcuni beni: abbiate fede e vedrete che in futuro starà meglio!
Chi si intende un po' di economia sa che l'economia non è (ancora) una vera scienza, dal momento che presenta teorie diverse, anzi del tutto opposte, che spiegano gli stessi fenomeni da punti di vista molto diversi tra loro. Uno dei motivi è che in economia non è possibile fare esperimenti, e non resta che studiare le correlazioni tra i fenomeni, che però sono difficili da studiare perché ci sono moltissime variabili. Inoltre l'economia è una materia sensibile agli interessi umani, per cui è molto più facile rispetto ad altre discipline che si cerchino di dimostrare le proprie tesi spacciando le correlazioni spurie per rapporti di causa-effetto.
E così esiste una sola fisica, una sola biologia, una sola geologia, ma non esiste una sola economia. Certo, alcuni fenomeni sono stati studiati in maniera rigorosa e con i numeri, ed è stato possibile ricavare leggi anche in economia, ma soltanto in ambiti limitati e a certe condizioni, e quello che vale per un dato Paese e una data epoca non vale sempre. Invece il bagnaino crede che esista una sola economia, le cui leggi sono state studiate dagli economisti mainstream, ma il cui unico vero e autorizzato interprete è lui, il Bagnai. Per cui è stato Tizio a dire che l'Euro non può funzionare, è stato Caio a dire che non dobbiamo preoccuparci dell'inflazione, è stato Sempronio a dire che il debito pubblico non è un problema, ma la conclusione a tutto ciò, e cioè che dobbiamo uscire dall'Euro, fare default e tornare agli anni '70 è soltanto di Bagnai. Ma il bagnaino ci crede ciecamente, e non gli viene in mente che vi potrebbero essere altre strade, come ad esempio realizzare quell'unione politica e fiscale, che secondo gli stessi economisti mainstream che si usano solo quando fanno comodo sarebbe necessaria per mantenere in vita una unità monetaria, e soprattutto crede che chi non è d'accordo è stupido, ignorante o in malafede.
Comunque il bagnaino non ha sempre vita facile perché se la deve vedere con altri esperti del ramo, quali sono ad esempio i signoraggisti, i barnardiani, ecc. E' curioso: il Web consente alle persone di comunicare, di conoscere i punti di vista altrui, e invece di diventare più moderati e più aperti alle opinioni altrui, molti continuano a a credere di essere gli unici possessori della Verità Assoluta.
A scanso di equivoci, naturalmente non c'è niente di male nell'essere seguaci di questo o quello, ma è un po' ridicolo pretendere di avere capito tutto senza avere studiato le basi di un argomento. Questo è un effetto perverso del Web: siccome presenta una quantità impressionante di dati, opinioni, pareri, così molti pensano di essere dispensati dalla fatica di studiare, trovano la pappa pronta e devono solo scegliere quella che preferiscono, ignorando la differenza tra informazione e conoscenza.