venerdì 1 aprile 2011

Cicchitto, le leggi ad personam e Mani Pulite


Ieri, che mi risulti per la prima volta, nella trasmissione di Santoro "Annozero", due esponenti del centro-destra, o meglio un esponente (Fabrizio Cicchitto) e un giornalista (Maurizio Belpietro) hanno ammesso che le leggi "ad personam" di Berlusconi, tra cui il "processo breve" e la "prescrizione breve" che si discutono in questi giorni in Parlamento, sono effettivamente volute da Berlusconi per difendersi dai processi a cui è sottoposto, e rappresentano una sorta di "legittima difesa" contro gli "attacchi" che deve subire. Dunque sono veramente "ad personam".
Cicchitto ha poi ripetuto le solite tesi sulla "via giudiziaria" e sull'inchiesta Mani Pulite come "colpo di mano" per abbattere i partiti della Prima repubblica e consentire alla sinistra di andare al potere.
Forse sarebbe bene ricordare alcune cose, che dovrebbero essere di buon senso e riconosciute da tutti.
Le tesi principali contro Mani Pulite sono le seguenti (seguite dai miei commenti):

-L'inchiesta Mani Pulite fu promossa da giudici di sinistra
In realtà, non vi è motivo di credere che i magistrati fossero di sinistra più che di altri schieramenti politici; d'altronde la "via giudiziaria" non è mai stata nel Dna della sinistra, che anzi ha sempre (persino colpevolmente) sottovalutato l'importanza della legalità, a partire dall'amnistia nei confronti dei fascisti voluta da Togliatti all'indomani della guerra.

-Si indagò a senso unico
In realtà le indagini colpirono praticamente tutti i partiti. Non vi è motivo di credere che le indagini furono a senso unico.

-Lo scopo dell'inchiesta era di consentire ai comunisti di andare al potere
Se fosse così, non si capirebbe come mai l'inchiesta partì nel 1992, vale a dire tre anni dopo la caduta del comunismo. Semmai è vero il contrario: i magistrati si sentirono liberi di indagare perché non c'era più il pericolo di provocare squilibri epocali nel panorama politico italiano.

-L'unico partito che si salvò fu il Pci-Pds.
In realtà si salvarono anche l'Msi, i Radicali e la Lega. Se magistrati fossero stati veramente "comunisti" non si capisce perché avrebbero dovuto risparmiare il partito erede del fascismo. In realtà i partiti che si salvarono furono semplicemente quelli che erano (in media) meno corrotti, anche perché non erano al governo nazionale.

-Il Pci prendeva soldi dall'Unione Sovietica
Questo è vero, e certamente non è una bella storia, ma non vedo cosa c'entri con la questione della corruzione e delle tangenti, anche perché il finanziamento al Pci durò fino agli anni '80 e non oltre, dato che nel 1989 caddero i regimi comunisti e il Pci si trasformò in Pds.

-La sinistra cercò di prendere il potere attraverso la via giudiziaria
In realtà l'inchiesta di Mani Pulite fu cavalcata dalla destra rappresentata dall'Msi e dalla Lega. Furono esponenti di questi partiti, ad esempio, ad esporre un cappio in Parlamento. Anche Berlusconi nei primi anni considerava positiva l'inchiesta, e propose persino a Di Pietro di entrare come ministro nel suo primo governo (1994). Poi gradualmente, a causa del suo coinvolgimento personale nelle inchieste, Berlusconi cambiò parola d'ordine, così che i mass media di sua proprietà cominciarono una campagna volta a far credere che i magistrati fossero "di parte" e "politicizzati", e che l'inchiesta Mani Pulite fosse stata un "golpe".

-Il fatto che dei partiti vengano spazzati via in seguito a inchieste giudiziare rappresenta un'anomalia
Questo può essere vero, ma questa anomalia non è la prima né in ordine logico né in ordine cronologico: essa fu il risultato di un'altra anomalia, vale a dire lo spaventoso livello di corruzione che fu raggiunto in Italia, soprattutto negli anni '80. Prova ne è l'aumento del debito pubblico, che passò dal 60% al 120% dal 1980 al 1992. E infatti l'inchiesta di Mani Pulite ebbe l'effetto di porre un freno a questo andamento, ponendo le condizioni per un cambiamento, proprio quando l'Italia era ormai sull'orlo della bancarotta. In ogni caso, nessuno dichiarò fuori legge i partiti colpiti dalle inchieste: semplicemente, la gente smise di votarli, e si sciolsero. Forse perché l'inchiesta portò alla luce fatti che si erano realmente verificati.

-Berlusconi con la sua discesa in campo salvò l'Italia dalla sinistra
Indubbiamente Berlusconi vinse a sorpresa le elezioni del 1994, ma dopo otto mesi il suo governo cadde perché la Lega abbandonò la maggioranza, e dopo due anni, nel 1996, il centro-sinistra guidato da Prodi vinse le elezioni. Nonostante quanto paventato dai media berlusconiani, non si videro i cosacchi abbeverarsi a San Pietro, anzi l'Italia entrò in Europa nel primo gruppo, e venne operato un risanamento dei conti pubblici che portò il debito pubblico dal 125% al 105% del Pil. Il centro-sinistra governò fino al 2001.

Il fatto che quasi vent'anni dopo una parte dello schieramento politico italiano consideri ancora l'inchiesta Mani Pulite come un evento negativo, non è certo un elemento di cui andare fieri, ed è uno dei tanti "regali" che Berlusconi ha fatto all'Italia, trasformando i propri problemi personali in questioni pubbliche.
Ci vorrà del tempo per cambiare la mentalità a tutti i livelli, convincendosi che la legalità è un valore universale, che dovrebbe essere fatto proprio dalla destra come dalla sinistra.

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