martedì 15 novembre 2011

Povero Monti


C'era da aspettarselo. L'arrivo di Mario Monti a Palazzo Chigi ha scatenato sul web i complottisti, quelli che attribuiscono semplicisticamente tutti i problemi del mondo ad un complotto pluto-giudaico-massonico, che vedrebbe nelle banche, e in particolare in Goldman Sachs, il centro e la fonte di tutti i mali.
E dunque già è grande la nostalgia del bellissimo governo Bossi-Berlusconi-Scilipoti, che sarebbe stato detronizzato dalla BCE e dalla cattiveria dei mercati famelici, che vorrebbero mettere le mani sull'Italia per affamare il popolo e conquistare le sue ricchezze.
Prima di capire quanto ci sia di vero, sarebbe bene ricordare cosa è accaduto nei mesi scorsi per comprende come siamo arrivati in questa situazione.
Cosa è accaduto nei mesi scorsi? E' accaduto che il governo ha ignorato il fatto che l'Italia fa parte dell'Unione Europea, che si trova in una economia di mercato globalizzata, e che aveva bisogno di riconquistare la fiducia nei mercati, che stavano cominciando a mettere in dubbio la capacità dello Stato italiano di ripagare il debito contratto nei confronti degli investitori, dal momento che il Paese non cresce da dieci anni, caso unico in Europa. Dunque, lo Stato, che nessuno costringe a indebitarsi e a chiedere i prestiti ai famosi "mercati", cioè agli investitori, lo Stato, dicevo, doveva recuperare la credibilità perduta operando riforme strutturali che dimostrassero che il debito pubblico è sotto controllo e che la crescita della spesa pubblica è stata arrestata, e che finalmente il Paese eliminerà gli ostacoli alla crescita economica, ostacoli che si chiamano burocrazia, pressione fiscale troppo elevata, costi della politica troppo elevati, mercato del lavoro e delle professioni ingessato ecc. Questo ci ha chiesto l'Unione Europea, ma noi, caso unico in Europa, abbiamo fatto orecchie da mercante, abbiamo traccheggiato, abbiamo perso tempo. In poche parole, abbiamo (o meglio il governo ha) lasciato che la situazione degenerasse nonostante i ripetuti richiami delle parti sociali e degli osservatori indipendenti.
Ora, sentire da parte degli stessi che hanno creato le condizioni per il disastro, che un governo guidato da un "tecnocrate" e un "banchiere" comporterebbe la perdita della "sovranità" è un po' inquietante. Chi parla di sovranità e di democrazia dovrebbe rendersi conto che nel 2011 non è consentito a nessuno di governare senza sapere nulla di economia. D'altro canto, nell'emergenza non ha senso lamentarsi perché è stato chiamato un esperto. Se mando a fuoco la mia casa, dopo devo almeno avere il buon senso di chiamare i pompieri e di lascarli fare, piuttosto che lamentarmi perché entrando in casa mia, possono violare la "sovranità" del mio domicilio.
Quanto ai sospetti e alle accuse a Monti di essere un "banchiere", un "uomo di Goldman Sachs", siamo al solito complottismo, intanto perché dal curriculum di Monti, che si può consultare ad esempio su Wikipedia, risulta che Monti è stato "advisor", e dunque consigliere della banca d'affari americana, che non è la stessa cosa che essere "banchiere", inoltre non mi pare che questa sia di per sé una prova che siamo di fronte al Maligno. Una persona si giudica per quello che dice e per quello che fa.
Certamente è facile accusare "le banche" di essere le cause della crisi, e dunque sostenere che non sono loro che ci devono dire cosa dobbiamo fare per uscirne. Ma il ragionamento è troppo semplicistico. L'Italia e la Grecia soffrono per un debito pubblico eccessivo, debito che è stato creato da una dissennata gestione politica che è durata per decenni, con il consenso della popolazione (consenso dovuto al fatto che la politica non solo sperperava, ma distribuiva anche regali e privilegi). Dunque, le banche non hanno nulla a che fare con la crisi dei debiti sovrani. O quantomeno, non sono state loro a scatenarla.
E' vero che le banche (o meglio, alcune grandi banche d'affari americane, anche qui non è il caso di generalizzare) hanno scatenato la crisi del 2008, per aver invaso il mercato di titoli derivati e per aver concesso mutui facili a categorie di clienti che non si potevano permettere di ripagarli. Ma questa non è certo l'unica causa della crisi: semmai la finanza creativa è riuscita a nascondere sotto il tappeto i problemi che l'Occidente già aveva e che prima o poi sarebbero esplosi: un aumento dei debiti pubblici e privati dovuti alla crescita del tenore di vita, che non era più in grado di proseguire ai ritmi a cui si era abituati, essendosi ormai esaurita la spinta propulsiva della crescita elevata.
E questa spinta propulsiva si è esaurita da un lato perché la popolazione è gradualmente invecchiata, dall'altro perché il consumismo ha spostato tutte le spese sui consumi riducendo gli investimenti in infrastrutture, e poi perché i Paesi emergenti hanno cominciato ad erodere la ricchezza occidentale, facendo concorrenza alle imprese e ai lavoratori occidentali.
Il gioco della globalizzazione è stato, fino a questo momento, a somma positiva: il numero dei poveri negli ultimi vent'anni è andato diminuendo, e centinaia di milioni di persone sono uscite dall'endemico stato di povertà da cui provenivano, in Asia e America Latina.
Ciò non toglie che l'Occidente, che mantiene comunque un tenore di vita elevato, ci abbia rimesso, e adesso deve ridimensionarsi.
Insomma, non sono le banche fameliche che vogliono fare "macelleria sociale". L'Occidente deve razionalizzare le sue spese perché è iperindebitato e perché non crescerà di molto per alcuni anni. D'altro canto, in un'economia globalizzata, bisogna essere efficienti. I capitali vengono investiti nei Paesi che offrondo infrastrutture migliori e poca burocrazia, una giustizia rapida ed efficiente, e una tassazione contenuta. E' inutile far finta di vivere sulla Luna, e lamentarsi di una situazione che comunque non è catasfrofica. Sempre che la si sappia gestire con intelligenza.
Quindi l'Italia invece di lamentarsi deve fare tesoro del fatto di essere stata "commissariata" dall'Unione Europea, e deve essere pronta a fare le riforme che comportino sacrifici ma anche la possibilità di avere un futuro. L'alternativa è il declino, o il fallimento.
A Monti è affidato un compito enorme: avviare il risanamento dell'Italia con il consenso di quella politica che fino ad ora ha lavorato nella direzione opposta, cioè lasciando che i problemi degenerassero senza fare nulla; Monti deve anche riuscire ad evitare di cadere nelle trappole che la politica potrebbe tendergli per i suoi interessi di parte, e per l'invidia nei confronti di un uomo che è stato chiamato a sostituirsi ad una "casta" di incapaci.

7 commenti:

  1. Concordo

    però aggiungerei solo un paio di cose: che il governo tecnico di Monti è legittimo non solo per l'emergenza, ma anche propio a livello costituzionale.
    L'Italia è una Repubblica Parlamentare.
    I cittadini eleggono i rappresentanti in parlamento, ed il parlamento elegge il governo.
    E questo è quello che è successo. Tutto rientra nei limiti democratici e costituzionali, se Monti veniva bocciato dal parlamento non faceva nessun governo indipendentemente da Goldman Sachs.

    Poi anche la disuguaglianza economica ha portato alla crisi secondo me.
    Perchè da una parte ci sono poveri sempre più poveri che (oltre a consumare sempre meno) sono costretti ad indebitarsi, dall'altra ci sono ricchi sempre più ricchi che (oltre a non consumare gran parte del loro reddito, che se fosse dato in parte ai poveri, sarebbe consumato), risparmiano grandi capitali da investire nei mercati finanziari...E quindi vengono fuori entrambi i fattori per la finanza creativa.

    Ma comunque il tuo intervento mi sembra ottimo. Concordo. L'unica cosa che mi sembra in contraddizione è quando parli di abbassare la pressione fiscale, perchè tu stesso in altri articoli hai proposto di aumentarla sui ricchi come dopo il '29, addirittura scrivesti aliquota del 90% sui calciatori...
    Come pure in un articolo in cui confronti l'Italia alla Svezia, io vista la preparazione che hai dimostrato varie volte, do' per scontato che sappia che la Svezia riesce a superare l'Italia in tutti quegli aspetti grazie ad una pressione fiscale forte.
    Poi la pressione fiscale è giusta per sostenere i consumi dei redditi più bassi.
    Se mai andrebbero tassate meno le imprese, per cercare di ridurre il costo del lavoro senza toccare i salari dei lavoratori. Su questo tipo di riduzione della pressione fiscale potrei essere d'accordo.

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  2. la parte sulla disugaglianza l'ho ripresa anche da gian di econoliberal, però insomma anche se lui la sa spiegare meglio di me, l'ho sempre pensato anche io che troppa disuguaglianza economica sia insostenibile

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  3. Sì, ho accennato alla tassazione contenuta in riferimento a ciò che spinge le aziende ad investire in un determinato Paese, quindi mi riferivo alle tasse sulle imprese. Per il resto sono d'accordo sulla disuguaglianza e penso che si dovrebbe rimodulare la pressione fiscale, anche se, essendoci in Italia una grossa evasione fiscale, probabilmente sarebbe già sufficiente introdurre qualche misura contro l'evasione come la tracciabilità dei pagamenti, per poter ridurre la pressione fiscale sui ceti medo-bassi senza dover alzare quella sui ceti più elevati. Invece negli Stati Uniti, dove l'evasione è più bassa ma i ricchi sono tassati a livelli scandalosamente bassi, lì sarebbe urgente elevare da subito le imposte sui redditi alti.

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  4. Dovreste chiudere questo blog. Credetemi non ha senso, avete 4 lettori, non avete argomenti, non conoscete gli argomenti che trattate, state perdendo soltanto il vostro tempo, ma sopratutto fate perdere tempo a questi 4 lettori. La furbizia è una protesi dell'intelligenza, dunque continuare a prendere in giro le persone non ha senso. Si può benissimo imbastire un articolo senza dire bugie, ma non dire certi piccoli particolari è molto peggio, perché la bugia viene scoperta nell'immediato, e la credibilità compromessa irrimediabilmente. Ma dire mezze verità è l'azione meno onesta che si possa fare, perché si è credibili dicendo castronerie. O decidete di avere uno spirito critico ( almeno un pò ), oppure chiudete.

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  5. Avrò anche pochi lettori, ma vedo che tu sei tra questi... l'accusa di "prendere in giro le persone" non ha senso, se non altro perché non faccio politica e non difendo gli interessi di nessuno. Quindi, visto che dico quello che penso, magari sbaglio ma non prendo in giro nessuno. Una cosa che mi interessa fare è affrontare gli argomenti nella loro complessità, mostrando quanto siano semplicistici certi approcci basati sulla legge del sospetto e sul complottismo, approcci che nel web 2.0 sono molto diffusi, dal momento che fa molto figo passare per quelli che hanno capito tutto e denunciare così i soliti complotti dei cosiddetti poteri forti... a mio avviso sono quelli che prendono in giro la gente, ma ciascuno è libero di pensarla come vuole. In ogni caso, l'assenza di critiche nel merito non rende possibile rispondere in modo specifico.

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  6. Io vi leggo da qualche giorno e dico che avete guadagnato un lettore in più (ammesso che siano così "pochi" coloro che vi seguano). Ho trovato molto interessanti, seri e ben argomentati i vostri articoli. Vi prego, continuate così. Cordiali saluti

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