lunedì 11 ottobre 2010

Repubblica nasconde le differenze Nord-Sud

In un recente articolo, Repubblica presenta i risultati di un'inchiesta sui casi di infezione che colpiscono i degenti negli ospedali. E' vero che vengono forniti i dati corretti, ma questi non vengono commentati, e tutto l'articolo è impostato in modo da far credere che in fondo non vi siano differenze tra Nord e Sud. Le storie che vengono raccontate sono, in ordine: un caso in Puglia, uno in Sicilia e Calabria (un paziente morto dopo essere stato ricoverato in due ospedali delle due regioni), e uno in Emilia-Romagna. Poi c'è un paragrafo intero dedicato ai 26 morti dell'Aurelia Hospital (ospedale privato romano). Il paragrafo successivo si intitola "Niente controlli da nord a sud". Dove però si dice subito: "Le infezioni colpiscono tutti gli ospedali senza risparmiare neppure i punti di eccellenza con una media nazionale dell'8,7 per cento (contro 7,7 della media europea), e oscillazioni che variano dal 5% al Nord al 17% al Sud. Va detto che nel Mondo i tassi di infezione più elevati si registrano nei Paesi del Medio Oriente (11,8%), e nel Sud Est Asiatico (10%), con un tasso lievemente inferiore negli ospedali della Costa Occidentale del Pacifico".
Ora, può darsi che l'articolista non abbia molta confidenza con i numeri, e non si renda conto che il 17% del Sud corrisponde a più del triplo del 5% del Nord, ed è quindi segno di una differenza enorme. Ma stupisce che l'articolista non faccia neanche il confronto con la media europea (il Nord è sotto la media europea, il Sud molto sopra), e non commenti neanche il dato incredibile che vede il Sud Italia fare peggio del Medio Oriente! In altre parole, è più facile infettarsi in un ospedale siciliano che in uno marocchino, per dire, ma questo naturalmente l'articolista non lo nota. I dati ci sono, ma l'articolo "stranamente" li lascia passare così, senza commento.
Seguono racconti di un'epidemia di legionellosi in Piemonte, di pazienti morti a Modena, a Roma, Napoli, Palermo, Vibo Valentia. Se chi legge non si sofferma a notare questo "particolare" può pensare che la situazione sia simile in tutta Italia, anche perché vengono citati molti casi del Nord, che però rientrano in un basso 5% e non nello spaventoso 17% del Sud.
Insomma, l'articolo sostiene che non si fanno i controlli "da nord a sud" senza però fornire i dati sui controlli, mentre laddove i dati vengono forniti, e sono eloquenti, ci si guarda bene da giungere a conclusioni che chiunque sappia leggere le statistiche (e che forse i redattori di Repubblica sperano essere in pochi...) sa trarre.

Purtroppo non è la prima volta che la Repubblica mostra di fare disinformazione sulle differenze regionali tra il Nord e il Sud del nostro Paese, per cui ci vuole una grossa dose di ingenuità per pensare si tratti di un semplice caso o di una svista. Ad esempio, in un articolo uscito qualche tempo fa, dal titolo "Io, evasore totale", l'articolista commentava: "Checché se ne pensi gli evasori totali stanno più al nord e al centro che nel mezzogiorno". Peccato che chiunque conosca un minimo l'argomento, sa che l'evasione è molto più diffusa al Sud che al Nord. Del resto la "prova" portata a supporto della tesi, fa acqua da tutte le parti: "Dei 3.200 scoperti da gennaio a maggio, il 35 per cento era nel settentrione, il 36 per cento al centro e il 29 per cento al sud". Peccato che al Nord la popolazione sia superiore (per fare un confronto si dovrebbe ovviamente "pesare" il dato sulla popolazione), ma a questo va aggiunto che al Nord anche i controlli sono superiori.

Repubblica in effetti tende a voler dare una visione dell'Italia come piuttosto omogenea. Quando esagera fa disinformazione, e bisogna stare attenti a leggere bene, perché se si legge superficialmente si casca nel tranello. Non siamo ai livelli di Libero e del Giornale, per dire, che non solo aggiustano, ma inventano di sana pianta le notizie. Ma l'impostazione di Repubblica non giova certo alla comprensione della realtà. Dopo però non si lamentino, i lettori e i politici di area centro-sinistra, se al Nord avanza la Lega, e se il Pd (il partito a cui Repubblica fa riferimento) delle tematiche nord-sud dà mostra di capire ben poco.

1 commento:

  1. Questa linea di Repubblica non solo fa male per i cittadini del nord che quindi vengono coinvolti più dalla Lega, ma anche a quelli del Sud...Perchè gli elettori meridionali del PD penseranno che le differenze tra nord e sud non sono poi così forti, e come lessi in questo blog nell' articolo che mi sembra si chiami "sud svegliati!" o qualcosa del genere, se non si rendono conto prima loro stessi della propria situazione il meridione non cambierà mai.
    Per esempio Caparezza ha fatto una gran canzone di denuncia ("vieni a ballare in puglia"), con un video ottimo a riguardo, ma nella sua puglia lo hanno contestato perchè nella sua canzone ha parlato male della loro terra, Roberto Saviano è criticatissimo dagli stessi napoletani perchè avrebbe fatto una pubblicità negativa di Napoli al mondo ecc ecc...
    Quindi non c' è bisogno che anche la Repubblica spinga i meridionali a pensare che certe problematiche non esistano, visto che il problema è il contrario: che i problemi esistono, ma loro purtroppo spesso sono ancora troppo "orgogliosi" per affrontarli.

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