venerdì 19 dicembre 2014

La Russia e il crollo del Rublo


In questi giorni in Russia sta accadendo qualcosa di simile a quello che potrebbe accadere all'Italia qualora decidesse di uscire dall'Euro per tornare alla Lira e svalutare: assalto agli sportelli bancari, per ritirare i soldi e spenderli o portarli all'estero prima che perdano valore, assalto ai negozi per fare acquisti prima che i prezzi salgano, chiusura di negozi per evitare le perdite date dalla continua svalutazione della moneta. Nel frattempo la banca centrale russa sta cercando di frenare la caduta del rublo. Se si andrà avanti così per qualche mese, si rischia un effetto a catena, con chiusura di aziende, perdita di posti di lavoro, e impoverimento generale della popolazione.

Questi eventi ci dovrebbero insegnare alcune cose:

- Contrariamente a quanto ci fanno credere gli [segue epiteto poco lusinghiero] anti-Euro, svalutare non è bellissimo, e quando un paese vede diminuire il valore della propria moneta, cerca di difenderla, dunque non svaluta volentieri, anche a costo di dar fondo alle proprie riserve. Morale: nessuno svaluta volentieri.
- Svalutare non è una passeggiata, e comporta conseguenze negative, a cominciare dall'aumento dei prezzi dei beni importati e dalla fuga dei capitali.
- Se l'Italia dovesse uscire dall'Euro, dovrebbe prima passare per un periodo di transizione in cui si porrebbero questi e altri problemi. Soltanto in seguito, forse, potrebbe trarre vantaggio dalla svalutazione ed aumentare le proprie esportazioni, ma prima dovrebbe fronteggiare una situazione di caos che potrebbe durare mesi, come accadde ad esempio in Argentina nel 2001, dove il default produsse migliaia di senzatetto, la disoccupazione salì al 25% e si formarono nuove favelas intorno alle grandi città, le cosiddette "Villa Miseria".


Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono ben accetti purché non comprendano insulti, parolacce ecc., nel qual caso sarò costretto ad eliminarli.